Perché la pelle diventa secca?
Lo strato più esterno dell’epidermide – strato corneo – rappresenta un vero e proprio involucro protettivo “a doppio senso di marcia”! Protegge dalle aggressioni esterne, ma anche dalla perdita d’acqua dagli strati più profondi.
Lo strato corneo è paragonabile a un muro in cui le cellule - i corneociti – rappresentano i mattoni, mentre il cemento è formato da lipidi (ceramidi, colesterolo, acidi grassi) organizzati secondo una struttura a cristalli liquidi. Superficialmente poi è presente anche il film idrolipidico, miscela di sostanze acquose e lipidiche, che si forma grazie alla secrezione di sudore e sebo.
Quindi una specie di muro, ma non una struttura semplice e statica, bensì complessa e dinamica perché:
- in continuo rinnovamento come tutta l’epidermide;
- in costante allerta su quanto accade all’esterno e all’interno;
- in perenne attività di organizzazione e mobilizzazione dell’acqua.
In condizioni “normali” lo strato corneo svolge infatti un’efficiente funzione barriera difendendo da agenti fisici, chimici come anche dai batteri patogeni, e nello stesso tempo regolando l’equilibrio idrico tra l’ambiente esterno e gli strati cutanei sottostanti. E’ fisiologico perdere una certa quota di acqua attraverso la pelle e questa perdita si misura come quantità di vapore acqueo che dallo strato corneo si diffonde verso l’esterno o TEWL: Trans Epidermal Water Loss.
Bassi valori di TEWL indicano che la barriera cutanea è integra, mentre alti livelli indicano una minor potere protettivo della barriera cutanea.
In caso di alterazioni delle proteine delle cellule cornee - i mattoni - dei lipidi intercorneocitari – il cemento – e del film idrolipidico, la funzione barriera può diventare carente. Di conseguenza il contenuto di acqua dell’epidermide si riduce e la pelle diventa secca e xerotica.